Storie di Fotografia: intervista con Henry Ruggeri
Martedì 12 marzo ho avuto l’occasione di intervistare Henry Ruggeri, fotografo ufficiale di Virgin Radio, specializzato in fotografia di concerti e grande appassionato di musica rock.
Ho conosciuto Henry Ruggeri nel 2021, in occasione della prima edizione di Rock ‘n Roll Bonsai, tenutosi a Villa Bonaccorsi a Potenza Picena (MC), uno dei miei luoghi preferiti nelle Marche:
Qui, per il Fotoclub di Potenza Picena, nel mese di agosto, ho svolto un seminario dedicato alle copertine più iconiche della storia del rock, divenute celebri grazie alle fotografie.
In prima fila, durante l’evento, erano seduti Henry Ruggeri e Paolo Grandinetti, i due autori della mostra fotografica allestita nei locali dell’aranceria. È stato un momento di scambio molto arricchente e, a fine serata, ho visitato insieme a loro l’esposizione, ascoltato gli aneddoti sulle foto esposte e sulle copertine preferite dei dischi.
Ci siamo ripromessi di tenerci in contatto ed eccoci qui, a parlare di musica rock, concerti e fotografia!
Chi è Henry Ruggeri
Ha iniziato a “ritrarre la musica” nel 1988 per conoscere i suoi idoli: i Ramones e da quel giorno non ha più smesso.
Dal 1990 ha alternato la sua passione di fotografo con la direzione artistica di uno dei locali musicali più amati nelle Marche, il Rockaway che ha poi lasciato definitivamente nel 2010.
Dal 2007, intuendo la crescente popolarità dei social media, ha iniziato a dedicarsi sempre di più alla creazione di contenuti web e in primis alla fotografia.
Oggi è il fotografo ufficiale di Virgin Radio e uno dei più seguiti fotografi “live” della scena musicale italiana con oltre 200.000 followers nei suoi profili social.
Negli anni ha collaborato con tutte le riviste Italiane di settore e con i più grandi promoters ed artisti del nostro paese. Sue decine di copertine di riviste musicali.
Tra i gruppi fotografati troviamo Rolling Stones, Madonna, Guns N’ Roses, Muse, Ac/Dc, Ramones, REM, Kiss, U2, Soundgarden, Foo Fighters e mille altri. Le sue foto sono anche state condivise nel tempo dalle pagine ufficiali di decine di artisti tra cui Pearl Jam, Queen, Bruce Springsteen.
Dal 2014 sta portando in giro per l’Italia alcune sue mostre, una raccolta di foto e memorabilia che raccontano la sua carriera trentennale passata nei pit degli eventi rock più importanti avvenuti nel nostro paese.
Ad oggi sono oltre 50 le esibizioni che hanno toccato città come Napoli, Palermo, Roma, Cosenza, Treviso, Milano, Bassano Del Grappa, Taranto.
Diretta sul canale di Case di Fotografia: di cosa abbiamo parlato
Come si diventa fotografi di concerti?
Nel corso dell’intervista Henry Ruggeri ha condiviso gli insegnamenti tratti dai suoi 30 anni di esperienza sotto il palco, mettendo in luce le competenze fondamentali per instaurare delle collaborazioni durature con riviste e musicisti.
Per un fotografo di musica live tre sono i fattori cruciali:
- la gestione del tempo
- la scelta del punto di vista
- la consegna tempestiva dei file.
Tempus fugit, come dicevano gli antichi Romani, e chi fotografa dal pit (l’area sotto il palco) lo sa bene: nella maggior parte dei casi i professionisti hanno a disposizione il tempo di 3 canzoni per portare a casa un buon risultato.
Luci e fumo possono essere dei grandi alleati o, al contrario, rendere la sessione di scatto più difficile: la capacità di problem solving è essenziale per adattarsi rapidamente e scegliere la soluzione migliore da un punto di vista tecnico, compositivo, espressivo.
Il punto di vista è il secondo parametro da tenere in considerazione. Scattare da sotto palco significa dover adottare un contre-plongé (in inglese low-angle shot), termine usato nel linguaggio cinematografico per indicare l’inclinazione del corpo macchina verso l’alto, quando chi fotografa si trova più in basso del soggetto.
Il punto di vista determina anche la scelta delle ottiche: c’è chi preferisce un angolo di campo ampio e una posizione centrale rispetto al palco e chi, come Henry Ruggeri, predilige il teleobiettivo e una posizione più laterale, per avere maggiore libertà di movimento.
Finita la sessione di scatto, il fotografo raggiunge la postazione computer per selezionare e postprodurre le fotografie da inviare alle riviste.
Sebbene sia difficile scegliere gli scatti migliori in tempi stretti, la rapidità con cui vengono consegnate le fotografie è un requisito essenziale per assicurarsi collaborazioni a lungo termine.
Ti invito a guardare l’intervista completa a Henry Ruggeri per approfondire i retroscena del suo lavoro e a scoprire gli aneddoti più divertenti della sua carriera!
Guarda l’intervista completa
Puoi rivedere la diretta su YouTube al seguente link:
https://www.youtube.com/live/GO4z4HE3KQk?si=Dkgj4tEgEHhIFZ4l
Lasciami un commento sotto al video, sono curiosa di sapere la tua opinione!
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Ecco l’elenco degli ospiti in ordine cronologico. Buona visione!
📷 Michele Smargiassi – giornalista
📷 Gaetano Cartone – fotografo di moda
📷 Maria Chiara Bonora – fotografa e fondatrice di Riaperture Photo Festival
📷 Claudia Amatruda – artista visiva
📷 Fabio Moscatelli – fotografo
📷 Luigi Cecconi – fotografo
📷 Valentina De Santis – fotografa documentarista
📷 Mario Capriotti – fotografo documentarista e membro del collettivo Polaroads
📷 Stefano Corso – fotografo, presidente di Riscatti e scrittore
📷 Valeria Pierini – artista visiva e fondatrice di Incontri di Fotografia
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