6 libri fotografici che vale la pena leggere
Credits: Fabio D’Anniballe
Forse sarà capitato anche a te di voler acquistare dei libri fotografici, per un approfondimento personale o un regalo, e non sapere cosa scegliere. Non è inusuale, accade spesso perché anche in fotografia esiste un libro per ogni tipo di lettore, proprio come ci insegna la narrativa.
Continuando la lettura troverai non solo una serie di consigli sui libri fotografici più interessanti, ma anche una breve guida che ti aiuterà ad orientarti tra le diverse tipologie.
Iniziamo subito da quest’ultima. Generalmente i libri fotografici rientrano in una delle seguenti categorie:
- Tecnica fotografica
Veri e propri manuali con esempi, esercizi e spiegazioni per apprendere l’abc della fotografia digitale o argomenti specifici, come l’illuminazione, la composizione, l’uso del flash o la postproduzione. Adatti ai fotoamatori principianti e più esperti o ai fotografi professionisti che desiderano approfondire un singolo aspetto.
- Biografie e autobiografie
Libri di narrativa che raccontano la vita lavorativa e privata dei fotografi, approfondiscono i singoli progetti, il contesto storico e culturale, il rapporto con il mondo dell’arte. Sono testi scorrevoli, adatti anche a chi non pratica la fotografia, ma è incuriosito dalla storia personale di un autore.
- Interpretazione delle immagini
Se i libri di tecnica fotografica sono focalizzati sulla forma, quelli dedicati all’interpretazione si soffermano principalmente sul contenuto e sulla lettura della singola foto o della serie fotografica. Adatti a chi ha già delle conoscenze di base e vuole scattare in modo più consapevole.
- Storia e critica fotografica
La categoria comprende i saggi dedicati a un singolo autore o un periodo storico e i libri, adottati anche in ambito universitario, che ripercorrono la storia delle tecniche, dal dagherrotipo al digitale, o di un linguaggio fotografico, come il paesaggio o la fotografia di moda. Adatti ai lettori forti, che desiderano comprendere l’evoluzione della fotografia e la poetica degli autori.
- Cataloghi e raccolte
Libri di grande formato che presentano serie di fotografie accomunate da un tema o realizzate del medesimo autore. Pensati per essere sfogliati, sono preceduti da brevi testi introduttivi dai quali emerge l’intento curatoriale. Sono degli ottimi coffee table book per chi ama i libri illustrati e un valido approfondimento per i fotografi.
- Libro fotografico
È un libro dedicato ad un singolo progetto di un autore in cui la serie fotografica fa da protagonista. Può essere un semplice portfolio, un diario visivo, un diario di viaggio, un lavoro documentario, un progetto di narrativa visuale. Di solito c’è una grande attenzione al formato, alle carte, al layout, oltre all’editing e alla sequenza. Ideale per professionisti e fotoamatori che vogliono avvicinarsi al mondo della fotografia autoriale.
Libri fotografici: 6 titoli per conoscere il mondo della fotografia
Per il fotografo in viaggio
🔧 Tecnica fotografica
Iniziamo con uno dei miei libri preferiti di tecnica fotografica: “Per il fotografo in viaggio” di Michael Freeman della Logos Edizioni. Si tratta di un vademecum tascabile, in edizione economica, dedicato a tutti quelli che hanno in programma un viaggio fotografico e vogliono prepararsi al meglio! Freeman è un autore molto prolifico che si dedica da anni alla pubblicazione di libri di tecnica fotografica: regole compositive, gestione della luce, esposizione, uso del flash sono solo alcuni degli argomenti affrontati nelle monografie.
Questo libro, a differenza dei suoi “fratelli maggiori”, è poco più piccolo di un A5 e può entrare facilmente in borsa o in valigia. All’interno troverai tanti consigli per ogni evenienza: di quali adattatori avrai bisogno per caricare il tuo dispositivo in ogni zona del mondo, il periodo ideale per fotografare una foresta pluviale o la penisola indiana, come organizzare un sopralluogo prima di un evento o ancora come fotografare in diverse condizioni di luce.
Un libro che sintetizza bene la molteplicità dei problemi che un fotografo in viaggio si trova ad affrontare e suggerisce soluzioni semplici e concrete, per godersi la vacanza con la macchina fotografica al collo.
Leggere la fotografia
🔍 interpretazione delle immagini
Il secondo è stato uno dei primi libri fotografici che ho acquistato: “Leggere la fotografia” di Augusto Pieroni pubblicato da Edizioni Edup. L’autore è uno storico e critico delle arti contemporanee, saggista e curatore; la sua esperienza in ambito didattico lo ha condotto a scrivere un manuale dedicato al significato delle immagini seguendo un approccio tipico della storia dell’arte e dell’iconografia. Ogni fotografia contiene in sé tantissime informazioni che possono essere suddivise e riordinate in tre categorie: forma, contenuto e contesto.
Una scansione molto utile che aiuta il lettore a porsi le giuste domande e a guardare con attenzione le immagini, soffermandosi non solo sulla composizione, ma anche sul significato dello scatto e sul contesto in cui questo è stato realizzato.
Ogni capitolo si conclude con una serie di esercizi pensati per mettere in pratica le nozioni acquisite e per riflettere anche sul potere evocativo delle fotografie.
L’interpretazione delle immagini è una vera e propria competenza che si acquisisce con lo studio, proprio come succede con la scrittura o la musica. Nessuno si sognerebbe di suonare uno spartito senza conoscere le note o di leggere un romanzo senza aver appreso l’alfabeto, la grammatica e la sintassi!
Consigliato a chi ha già una base tecnica e vuole interpretare la fotografia autoriale storicizzata e contemporanea. Un ottimo punto di partenza per imparare a gestire i progetti personali con maggiore consapevolezza.
Autoritratto di un fotografo
👤 biografie e autobiografie
Il terzo libro che ho selezionato è “Autoritratto di un fotografo, autobiografia di Ferdinando Scianna, pubblicata da Bruno Mondadori in una collana dedicata ai fotografi contemporanei.
Perché leggere proprio questo testo?
Ferdinando Scianna, oltre a essere un grande fotografo, è anche un bravo scrittore e sa raccontare con ironia e leggerezza gli episodi della sua vita privata e lavorativa. Tutto inizia in Sicilia, quando Scianna decide di diventare fotografo e suscita una reazione tutt’altro che entusiasta in famiglia, che immaginava per lui una carriera “seria” e rispettabile.
Da qui si dipartono le sue esperienze in giro per il mondo, dal catalogo di moda realizzato per Dolce e Gabbana, frutto della casualità, all’entrata nell’Agenzia Magnum al cospetto di Bresson. Un libro leggero e fruibile, che si avvale delle immagini a corredo per raccontare la produzione fotografica, senza sconfinare nella forma saggistica.
Un libro che insegna ai fotografi il sacrificio e le difficoltà che si nascondono dietro un progetto ben riuscito e di quanto la volontà di autodeterminarsi sia fondamentale nel momento in cui il fotografo entra in contatto con committenti, editori, collaboratori.
The Hunt
🖼 libro fotografico
Il quarto volume è un libro d’artista: “The Hunt” di Alvaro Laiz. Un titolo che mi ha conquistata sin dal primo momento in cui l’ho sfogliato, due anni fa, al Festival di Fotografia Europea di Reggio Emilia.
Si tratta di un progetto editoriale curato da Ramón Pez, noto book designer, che trova il suo punto di forza nella scelta dei materiali: la texture della copertina allude ai boschi della Siberia, la carta velina su cui sono stampate le impronte ricorda il rumore sordo dei passi nella neve; la legatura giapponese, morbida al tatto, accompagna il lettore nella taiga, alla scoperta degli Udege, comunità di cacciatori della Siberia dell’Est.
Per individuare questo territorio, freddo e inospitale, basta aprire la mappa contenuta nell’ultima pagina: qui, tra scritte in cirillico e cromatismi dal sapore retrò, emerge lo stretto di Bering e, poco al di sotto, un cerchio rosso delimita lo spazio in cui si svolge la storia.
Nella taiga raccontata da Laiz, il bracconiere Markov prova a uccidere una tigre amur, animale sacro e temibile per la popolazione Udege. L’incontro segnerà il destino del cacciatore: lo spirito della tigre chiede vendetta e l’uomo, dopo tre giorni di peregrinazioni nei boschi, verrà ucciso dall’animale.
Un libro fotografico non ha nulla a che vedere con il catalogo di una mostra e The Hunt ce lo conferma: è un’esperienza sinestetica che conquista e arricchisce, proprio come un film d’autore, un’opera a teatro o una performance artistica.
In piena luce
📚cataloghi e raccolte
Il quinto libro consigliato è un catalogo fotografico sui Musei Vaticani, edito dalla Contrasto. All’interno di questo volume dialogano 9 autori di fama internazionale, chiamati a raccontare le meraviglie di uno dei luoghi più belli d’Italia. Ho selezionato questo catalogo perché spiega bene il concetto di autorialità: tutti i fotografi hanno visitato i medesimi ambienti: la Cappella Sistina, le collezioni museali, le stanze, le gallerie, i giardini e i depositi, ma ognuno di loro ha colto qualcosa di diverso. La riconoscibilità di un autore, infatti, non è data soltanto da scelte cromatiche, inquadrature, formato e metodo di ripresa, ma riguarda anche e soprattutto i contenuti.
Massimo Siracusa si è soffermato sugli spazi interni, Rinko Kawauchi ha posato lo sguardo sui dettagli trascurabili, Martin Parr si è concentrato sui turisti, Mimmo Jodice ha lavorato sugli sguardi delle statue romane, Bill Armstrong ha remixato il Giudizio Universale di Michelangelo, Peter Bialobrzeski ha osservato il Vaticano dai tetti, Alain Fleischer ha realizzato delle vedute panoramiche, Francesco Jodice ha fotografato il pubblico dei musei, Antonio Biasiucci ha raccontato i frammenti conservati nei depositi.
Sappiamo bene quanto la visita di un luogo, che sia un museo, un borgo o un percorso di montagna, sia influenzato dai compagni di viaggio. “In piena luce” ci restituisce proprio questa sensazione, di aver visitato più volte i Musei Vaticani, ogni volta in compagnia di un fotografo diverso che ci ha mostrato dettagli che non avevamo notato o punti di vista completamente nuovi.
Dal catalogo emerge chiaramente la volontà curatoriale di Micol Forti e Alessandra Mauro: la scelta di chiamare autori diversi, per sensibilità e formazione, a raccontare la loro visione dei Musei Vaticani, andando al di là delle immagini promozionali e delle cartoline turistiche, non è casuale.
Le origini contemporanee della fotografia
Agli appassionati di storia propongo un testo di Federica Muzzarelli, docente di fotografia e cultura visuale: “Le origini contemporanee della fotografia. Esperienze e prospettive delle pratiche ottocentesche”.
Si tratta di un piccolo volume, pubblicato da Editrice Quinlan, che ripercorre le principali tappe della fotografia del XIX secolo alla luce dei cambiamenti avvenuti nel Novecento.
Se non hai mai letto un libro sulla storia della fotografia è probabile che tu abbia qualche bonario pregiudizio a riguardo: la storia sembra una materia impegnativa e le prime immagini fotografiche sono molto distanti dall’idea di fotografia che accompagna la nostra vita quotidiana. Perché dunque approfondire la nascita di questo linguaggio artistico?
Per comprendere meglio il presente e lasciarsi conquistare dalle sperimentazioni dai primi pionieri della fotografia.
Sapevi che la fototessera è stata inventata a metà Ottocento in Francia o che il collage fotografico era diffuso e apprezzato nell’Inghilterra vittoriana?
Dagherrotipi, calotipi, rayogrammi sono alcune delle tecniche fotografiche che scoprirai all’interno di questo volume, insieme alla storia della fotografia di nudo, alla nascita del ritratto psicologico e alla corrente pittorialista.
Consigliato a chi vuole avvicinarsi alla storia della fotografia con una lettura scorrevole e leggera.